Ricorre il 34° anniversario della strage del Moby Prince. Il 10 aprile 1991, il traghetto italiano Moby Prince entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo nel porto di Livorno, innescando un incendio devastante che causò la morte di 140 persone tra passeggeri e membri di equipaggio; unico sopravvissuto fu il giovane mozzo Alessio Bertrand.
Le indagini successive sollevarono interrogativi sulla effettiva presenza di nebbia quella sera e sulla posizione esatta di Agip Abruzzo al momento del incidente. Alcune testimonianze successive indicarono infatti che la visibilità era buona, mentre altre sostenevano il contrario. Inoltre la posizione della petroliera sollevò dubbi sulla sua corretta collocazione nel porto. Restano dunque molti aspetti da chiarire nel disastro del Moby Prince, che rimane la più grave tragedia nella marina mercantile italiana dal secondo dopoguerra. A Livorno una piazza è stata dedicata alle vittime.
Le celebrazioni si sono aperte con la deposizione di una corona presso il Monumento in ricordo delle vittime per proseguire con i saluto delle autorità cittadine ai familiari delle vittime, il corteo dal municipio al Porto Mediceo. La conclusione presso Andana degli Anelli con deposizione del cuscino di rose del Presidente della Repubblica, la lettura dei nomi e il lancio di rose in mare.Saranno presenti, come sempre, una delegazione di assemblea 29 giugno e Associazione Il Mondo Che Vorrei ONLUS.
Oggi, 10 aprile, siamo qui per esprimere la solidarietà ai familiari delle 140 Vittime, PER ricordare Angelo Chessa, PER sostenere Loris Rispoli. La partecipazione al vostro 34° anniversario è legato alla volontà, viva e attuale, di rendere la solidarietà che abbiamo ricevuto da Livorno nella battaglia PER la sicurezza, la verità, la giustizia.