Ricorre il
dodicesimo anniversario del sisma che il 6 aprile 2009, alle 3.32, colpì il
capoluogo d’Abruzzo e 56 comuni nelle province dell’Aquila, Teramo e Pescara,
provocando distruzione, 100mila sfollati e 309
vittime.
In questo particolare triste giorno L’Aquila torna a chiedere la mobilitazione simbolica dell’Italia per non
dimenticare.
In modo che il sacrificio e la tragedia
non passano inosservati e lavorare con fiducia alla ricostruzione.
Quest’anno infatti, a
causa delle prescrizioni e delle limitazioni dovute alla pandemia non sarà
possibile onorare le vittime del terremoto con la fiaccolata che
tradizionalmente fino al 2019 ha attraversato il centro della
città con la presenza di cittadini provenienti da tutta italia fra cui Il Mondo
Che Vorrei sempre vicino alle popolazioni coinvolte nel sisma.
Il Comune dell’Aquila e i Comitati
familiari delle vittime hanno lanciato un appello ad Anci
nazionale e ad Anci Abruzzo affinché i sindaci e gli italiani, nella notte tra
il 5 e il 6 aprile, accendano nei loro Comuni e alle loro finestre, una luce di
speranza.