Sono passati quattro anni da quel 18 gennaio, una data tragica nella memoria degli abruzzesi e di tutti gli italiani. Quel giorno una valanga del peso di 120mila tonnellate travolse e distrusse l'Hotel Rigopiano di Farindola, resort a 1200 metri, sul versante pescarese del Gran Sasso, uccidendo 29 persone.
Come purtroppo è avvenuti in altre tristi ricorrenze la cerimonia, a causa delle restrizioni legate alla pandemia di coronavirus, è riservata solo ai parenti per evitare assembramenti. Alle ore 15, partirà una fiaccolata fino al totem dell'albergo, dove è prevista la deposizione dei fiori e una preghiera per gli "Angeli di Rigopiano".
L'associazione Il Mondo Che Vorrei esprime il proprio dolore e la vicinanza ai familiari delle vittime con la speranza che sia fatta piena luce sulle cause e le responsabilità su questa tragedia.
Sul fronte giudiziario, il processo per accertare le presunte responsabilità della morte delle 29 vittime si trova ancora ancora nella fase dell’udienza preliminare. Questo è dovuto sia a questioni processuali che si sono presentate durante le udienze sia ai rinvii dovuti all’emergenza coronavirus. La prossima udienza è fissata per il 5 marzo.