La Regione Toscana approva una mozione alla luce della sentenza della Corte di Cassazione del disastro ferroviario del 29 giugno 2009.
Premesso che la strage di Viareggio, avvenuta la sera del 29 giugno 2009 in seguito al deragliamento del treno merci Trecate-Gricignano, è tuttora il più grave incidente ferroviario della storia d’Italia.
Ricordato che... quel tragico evento, provocato dalla rottura dal cedimento di un assile del primo carro, con conseguente fuoriuscita di gas da una delle quattordici cisterne contenenti GPL che si è perforata nell'urto, ha interessato la stazione di Viareggio e le aree circostanti, costando la vita a numerose vittime e provocando decine di feriti, gravi e gravissimi;- le persone decedute a causa del disastro sono state 32 e rispondono ai nomi di: Iman (3 anni), Hamza (17) e Mohammed Ayad (51) e Aziza Aboutalib (46), Nadia Bernacchi e Claudio Bonuccelli, 59 e 60 anni, Abdellatif e Nouredine Boumalhaf, 34 e 29 anni, Rosario Campo, 42 anni, Maria Luisa Carmazzi e Andrea Falorni, 49 e 50 anni, Alessandro Farnocchia, 45 anni, Antonio Farnocchia, 51 anni, Marina Galano, 45 anni, Ana Habic e Mario Pucci, 42 e 90 anni, Elena Iacopini (32), Federico Battistini (32), Emanuela Milazzo (63) e Mauro Iacopini (60), Magdalena Cruz Ruiz Oliva, 40 anni, Ilaria e Michela Mazzoni, 36 e 33 anni, Emanuela Menichetti, 21 anni, Stefania Maccioni (40), Luca (5) e Lorenzo Piagentini (2), Rachid Moussafar, 25 anni, Sara Orsi e Roberta Calzoni, 24 e 54 anni, ed Elisabeth Silva, 36 anni, Angela Monelli (69).
Ricordato che.... da allora si è aperta una lunga e complessa fase processuale alla ricerca delle responsabilità di tale disastro, che ha visto le seguenti tappe principali:- il processo si apre nel novembre 2013 a seguito dell'apertura di un'inchiesta da parte della Procura di Lucca per verificare le cause del deragliamento e accertare eventuali responsabilità;
- il 31 gennaio 2017 arriva la sentenza di primo grado con la condanna di oltre venti imputati sui 33 complessivi. Tra questi, vengono condannati i vertici dell'epoca di Ferrovie dello Stato oltreché per i dirigenti delle società austriache e tedesche coinvolte nel procedimento;
- il 13 novembre 2018, quasi due anni dopo, inizia il processo d'appello presso il Tribunale di Firenze;- il successivo 20 giugno, la Corte d'appello di Firenze emette la sua sentenza: confermata la condanna dei vertici di Fs, degli imputati stranieri e assoluzione per alcuni dirigenti di Rfi.
Tenuto conto che.... a seguito delle udienze svolte ai fini dell'esame delle decine di ricorsi presentati contro la sentenza d'appello pronunciata dai magistrati di Firenze nel giugno del 2019, l’8 gennaio u.s., la IV sezione penale della Suprema corte di Cassazione (procedimento penale Rg. 13518/2020) ha disposto, tra le altre cose:
Preso atto che... in questi anni si è contraddistinta nel promuovere e sostenere le azioni giudiziarie volte ad accertare la verità, in particolare, l'associazione dei familiari delle vittime, ovvero "il Mondo che Vorrei ONLUS - Associazione familiari vittime del 29 giugno";
- gli stessi familiari delle vittime dell'incidente ferroviario di Viareggio hanno commentato la sentenza e la prescrizione con grande disappunto e amarezza, affermando di "rivivere lo stesso dolore che abbiamo vissuto il 29 giugno 2009", non condividendo la scelta di escludere l'aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro e la prescrizione degli imputati dal reato di omicidio colposo;
Rilevato che... la Regione Toscana ha sempre garantito il suo supporto, sin dai primi momenti, unitamente ad alcune Istituzioni locali, con svariati provvedimenti volti a sostenere tali associazioni nello svolgimento delle attività finalizzate all’accertamento delle responsabilità in sede giudiziaria, nonché nella realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e di educazione alla legalità che prendono spunto dalle drammatiche vicende di cui si tratta.
Tra le varie azioni si ricorda, ad esempio, la recente legge regionale 19 febbraio 2020, n. 10 (Interventi di valorizzazione della memoria della Toscana. Costituzione dell’archivio documentale denominato “Armadio della memoria”) volta alla creazione, all’interno della Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo, del cd. “Armadio della memoria”, quale spazio tematico pubblico relativo alle tre tragedie che si sono verificate in Toscana negli anni recenti: la strage del Traghetto Moby Prince nell’aprile 1991, il naufragio della nave Costa Concordia all’isola del Giglio nel gennaio 2012, e, appunto, la strage ferroviaria alla stazione di Viareggio nel giugno 2009.
Ritenuto che... per quanto sopra richiamato la Regione debba continuare a garantire il doveroso supporto alle associazioni dei familiari delle vittime nel percorso di verità e giustizia che dovrà necessariamente proseguire, a seguito della recente sentenza della Corte di Cassazione, anche in considerazione della nuova fase processuale in Corte d’Appello; Richiamati i contenuti della mozione n. 1982, sui temi in oggetto, approvata nella seduta del Consiglio regionale del 14 gennaio 2020;
Considerato che... in relazione alla strage di Viareggio, oltre a quanto citato in precedenza, l’istituto della prescrizione aveva già fatto decadere i reati di “incendio colposo” e “lesioni plurime” gravi e gravissime;- da più parti si evidenzia l’opportunità di attivare una riflessione più generale sull'eventualità di cancellare l’istituto della prescrizione per reati di particolare gravità, compresi i disastri colposi, come quello avvenuto a Viareggio;
ESPRIME
piena solidarietà e profonda vicinanza ai familiari delle vittime e all’intera comunità cittadina di Viareggio, anche alla luce delle reazioni seguite alla sentenza della Cassazione, per come sinteticamente riportata in narrativa;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi nei confronti del Governo e della Conferenza delle Regioni, al fine di favorire una riflessione sull’eventualità di superare l’istituto della prescrizione per i reati gravi, quali i disastri colposi, come avvenuto a Viareggio; a continuare il lavoro intrapreso in questi anni al fianco delle associazioni e dei familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio, sostenendo le loro azioni volte all'accertamento della verità.
I Consiglieri al fine di favorire una riflessione sull’eventualità di superare l’istituto della prescrizione per i reati gravi, quali i disastri colposi.
Ricordato che... quel tragico evento, provocato dalla rottura dal cedimento di un assile del primo carro, con conseguente fuoriuscita di gas da una delle quattordici cisterne contenenti GPL che si è perforata nell'urto, ha interessato la stazione di Viareggio e le aree circostanti, costando la vita a numerose vittime e provocando decine di feriti, gravi e gravissimi;- le persone decedute a causa del disastro sono state 32 e rispondono ai nomi di: Iman (3 anni), Hamza (17) e Mohammed Ayad (51) e Aziza Aboutalib (46), Nadia Bernacchi e Claudio Bonuccelli, 59 e 60 anni, Abdellatif e Nouredine Boumalhaf, 34 e 29 anni, Rosario Campo, 42 anni, Maria Luisa Carmazzi e Andrea Falorni, 49 e 50 anni, Alessandro Farnocchia, 45 anni, Antonio Farnocchia, 51 anni, Marina Galano, 45 anni, Ana Habic e Mario Pucci, 42 e 90 anni, Elena Iacopini (32), Federico Battistini (32), Emanuela Milazzo (63) e Mauro Iacopini (60), Magdalena Cruz Ruiz Oliva, 40 anni, Ilaria e Michela Mazzoni, 36 e 33 anni, Emanuela Menichetti, 21 anni, Stefania Maccioni (40), Luca (5) e Lorenzo Piagentini (2), Rachid Moussafar, 25 anni, Sara Orsi e Roberta Calzoni, 24 e 54 anni, ed Elisabeth Silva, 36 anni, Angela Monelli (69).
Ricordato che.... da allora si è aperta una lunga e complessa fase processuale alla ricerca delle responsabilità di tale disastro, che ha visto le seguenti tappe principali:- il processo si apre nel novembre 2013 a seguito dell'apertura di un'inchiesta da parte della Procura di Lucca per verificare le cause del deragliamento e accertare eventuali responsabilità;
- il 31 gennaio 2017 arriva la sentenza di primo grado con la condanna di oltre venti imputati sui 33 complessivi. Tra questi, vengono condannati i vertici dell'epoca di Ferrovie dello Stato oltreché per i dirigenti delle società austriache e tedesche coinvolte nel procedimento;
- il 13 novembre 2018, quasi due anni dopo, inizia il processo d'appello presso il Tribunale di Firenze;- il successivo 20 giugno, la Corte d'appello di Firenze emette la sua sentenza: confermata la condanna dei vertici di Fs, degli imputati stranieri e assoluzione per alcuni dirigenti di Rfi.
Tenuto conto che.... a seguito delle udienze svolte ai fini dell'esame delle decine di ricorsi presentati contro la sentenza d'appello pronunciata dai magistrati di Firenze nel giugno del 2019, l’8 gennaio u.s., la IV sezione penale della Suprema corte di Cassazione (procedimento penale Rg. 13518/2020) ha disposto, tra le altre cose:
- l’esistenza del reato di omicidio colposo plurimo, il quale (con l’eccezione dell’imputato che aveva rinunciato alla prescrizione) è stato dichiarato prescritto in quanto esclusa la circostanza aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro;
- la conferma per numerosi imputati la responsabilità per il reato di disastro ferroviario colposo, così confermando la condanna inflitta dalla Corte di appello di Firenze, che è stata dichiarata definitiva;
- l'annullamento, per altri imputati, della sentenza in relazione ad alcuni profili di colpa ed ha rinviato per un nuovo giudizio alla Corte d’appello di Firenze;
- la conferma, per il reato di disastro ferroviario, le condanne al risarcimento dei danni in favore di tutte le parti civili legittimate.
Preso atto che... in questi anni si è contraddistinta nel promuovere e sostenere le azioni giudiziarie volte ad accertare la verità, in particolare, l'associazione dei familiari delle vittime, ovvero "il Mondo che Vorrei ONLUS - Associazione familiari vittime del 29 giugno";
- gli stessi familiari delle vittime dell'incidente ferroviario di Viareggio hanno commentato la sentenza e la prescrizione con grande disappunto e amarezza, affermando di "rivivere lo stesso dolore che abbiamo vissuto il 29 giugno 2009", non condividendo la scelta di escludere l'aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro e la prescrizione degli imputati dal reato di omicidio colposo;
Rilevato che... la Regione Toscana ha sempre garantito il suo supporto, sin dai primi momenti, unitamente ad alcune Istituzioni locali, con svariati provvedimenti volti a sostenere tali associazioni nello svolgimento delle attività finalizzate all’accertamento delle responsabilità in sede giudiziaria, nonché nella realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e di educazione alla legalità che prendono spunto dalle drammatiche vicende di cui si tratta.
Tra le varie azioni si ricorda, ad esempio, la recente legge regionale 19 febbraio 2020, n. 10 (Interventi di valorizzazione della memoria della Toscana. Costituzione dell’archivio documentale denominato “Armadio della memoria”) volta alla creazione, all’interno della Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo, del cd. “Armadio della memoria”, quale spazio tematico pubblico relativo alle tre tragedie che si sono verificate in Toscana negli anni recenti: la strage del Traghetto Moby Prince nell’aprile 1991, il naufragio della nave Costa Concordia all’isola del Giglio nel gennaio 2012, e, appunto, la strage ferroviaria alla stazione di Viareggio nel giugno 2009.
Ritenuto che... per quanto sopra richiamato la Regione debba continuare a garantire il doveroso supporto alle associazioni dei familiari delle vittime nel percorso di verità e giustizia che dovrà necessariamente proseguire, a seguito della recente sentenza della Corte di Cassazione, anche in considerazione della nuova fase processuale in Corte d’Appello; Richiamati i contenuti della mozione n. 1982, sui temi in oggetto, approvata nella seduta del Consiglio regionale del 14 gennaio 2020;
Considerato che... in relazione alla strage di Viareggio, oltre a quanto citato in precedenza, l’istituto della prescrizione aveva già fatto decadere i reati di “incendio colposo” e “lesioni plurime” gravi e gravissime;- da più parti si evidenzia l’opportunità di attivare una riflessione più generale sull'eventualità di cancellare l’istituto della prescrizione per reati di particolare gravità, compresi i disastri colposi, come quello avvenuto a Viareggio;
ESPRIME
piena solidarietà e profonda vicinanza ai familiari delle vittime e all’intera comunità cittadina di Viareggio, anche alla luce delle reazioni seguite alla sentenza della Cassazione, per come sinteticamente riportata in narrativa;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi nei confronti del Governo e della Conferenza delle Regioni, al fine di favorire una riflessione sull’eventualità di superare l’istituto della prescrizione per i reati gravi, quali i disastri colposi, come avvenuto a Viareggio; a continuare il lavoro intrapreso in questi anni al fianco delle associazioni e dei familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio, sostenendo le loro azioni volte all'accertamento della verità.
I Consiglieri al fine di favorire una riflessione sull’eventualità di superare l’istituto della prescrizione per i reati gravi, quali i disastri colposi.