Mercoledì 16 dicembre, a Milano si è tenuta la seconda udienza per il disastro ferroviario di Pioltello. Quel 25 gennaio 2018, il deragliamento di un treno carico di pendolari, aveva portato alla morte di tre persone e il ferimento di un’altra cinquantina. L’incidente aveva anche aperto una finestra sulle condizioni in cui quotidianamente si svolge il trasporto di decine di migliaia di pendolari.
L'Associazione Il Mondo Che Vorrei ha depositato la richiesta di costituzione di parte civile all'udienza preliminare.
Questo processo, che conta tra gli imputati dirigenti, manager e tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, oltre alla società stessa che si occupa della manutenzione delle linee.
Sconcertante ciò che è accaduto all’interno dell’aula, dove i PM Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, insieme agli avvocati della difesa, hanno chiesto al Giudice di escludere dal processo le associazione per la difesa dei cittadini (Codacons e Codici) e tutte le parti sindacali, che si erano costituite come parti civili tra cui CUB, Orsa, Filt Cgil, Cgil Lombardia e Usb.
Oltretutto, a sorpresa, il Giudice Anna Magelli, che presiedeva l’udienza, ha estromesso improvvisamente dall’aula i giornalisti, obbligati ad attendere nell’androne e senza la possibilità effettiva di svolgere il proprio lavoro e cioè quello di informare l’opinione pubblica su un fatto così grave e così sentito dalla vasta area sociale dei cittadini pendolari i quali sono i primi fruitori del servizio ferroviario.
Il giudice ha comunque fissato le prossime udienze programmate per i giorni 1, 2, 4 e 5 febbraio
Il giudice ha comunque fissato le prossime udienze programmate per i giorni 1, 2, 4 e 5 febbraio