I familiari delle vittime della strage del 29 giugno 2009 non potranno recarsi a Roma il 2, 3, 4 e 5 dicembre per poter assistere all'ultimo atto del processo di Cassazione dovuta all'emergenza Covid 19 che impedisce lo spostamento fra regione. A tal riguardo l'associazione Il Mondo Che Vorrei ha inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio, al Ministro di Giustizia, al Presidente della Provincia e al Sindaco di Viareggio. Di seguito riportiamo l'intero contenuto della lettera.
Undici anni, una vita sospesa, un dolore che avvolge tutto e tutti.
Non si può mai ricominciare, non si può ricominciare perché prima dobbiamo seppellire quelle bare bianche, non si può ricominciare perché poi devono essere superate le proprie menomazioni fisiche date dal fuoco, non si può ricominciare perché si devono aspettare gli indagati, non si può ricominciare perché c’è l’incidente probatorio, non si può ricominciare perché c’è l’udienza preliminare, non si può ricominciare perché c’è il dibattimento di primo grado, non si può ricominciare perché c’è l’Appello, non si può ricominciare perché si deve aspettare la Cassazione… e per cosa?
Noi non possiamo mai ricominciare, noi siamo stati puniti a vita! E’ così che ci sentiamo, è così che abbiamo affrontato ogni volta, con dignità e rispetto, le otre 150 udienze dei due gradi di giudizio, ma almeno eravamo presenti! Vorremmo continuare ad esserci con la stessa dignità!
Adesso tocca a Voi dimostrare rispetto e dignità, adesso tocca a Voi, perché noi familiari delle Vittime della Strage del 29 giugno 2009 a Viareggio non abbiamo altro, già… le Istituzioni. Istituzioni che spesso hanno deluso, mancato e a volte girato le spalle a tanti di noi. Ora le richiamiamo al proprio dovere, le richiamiamo ad uno sforzo di comprensione, di dignità, di verità e di rispetto verso i propri cittadini. Sappiamo bene quanto questo periodo sia difficile per tutti, ma non impediteci di poter essere presenti davanti alla Corte di Cassazione e di poter seguire via web quello che verrà discusso in quell’aula, non privateci della dignità di esserci!
Vorremmo ricordare che in quell’aula, in quei giorni, tutto sarà detto e tutto esisterà perché 32 persone, 11 anni fa sono state bruciate vive…e loro non potranno mai più ricominciare.
L’Associazione Il Mondo che Vorrei
Il Presidente Marco Piagentini