Associazione Il Mondo Che Vorrei in lutto per la scomparsa di uno dei superstiti della strage del 29 giugno 2009 è deceduto Rolando Pellegrini, 82 anni, abitante in via Ponchielli. Riportiamo qui di seguito il racconto di Rolando Pellegrini, che quella notte salvò con la forza del leone se stesso e la moglie.
«Chiedevamo una protezione per via Ponchielli, l'adozione di barriere...Perché eravamo vicinissimi ai binari. Davanti alla mia abitazione, che era proprio davanti alla passerella pedonale, stazionavano sistematicamente convogli, vagoni, con impresso il marchio del teschio. Noi residenti avevamo paura. Mandammo una raccomandata alle Ferrovie nel novembre 2001. Ma riscontri non ne abbiamo avuti da nessuno. La notte della tragedia accatastati tra i binari ad un passo della strada c’erano tutti gli spezzoni di rotaia che erano stato tolti dalla stazione vecchia. Nel tratto di strada che fa angolo con via Bottego, il più vicino alla stazione, era il ricettacolo di tutto quello che alle Ferrovie non serviva più. Cisterne con il simbolo del teschio che restano ferme per giorno sui binari davanti alle case, che il Barsanti, uno che ha lavorato tanto in ferrovia, quando vedeva le cisterne ferme diceva alla moglie di chiudere le finestre»
..Ma non è il racconto, drammatico, delle fiamme, della fuga, a far rabbrividire. È quel tubo di gomma per innaffiare che resta integro, nel giardino di Pellegrini...perché nel punto dove un pezzetto di muro, invece, c'era gas e fiamme non sono passate