Martedì 18 marzo ore 9.00, al Tribunale di Firenze si svolgerà appello-ter sulla strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. A tal riguardo i familiari delle vittime, Il Mondo Che Vorrei e Assemblea 29 giugno hanno emesso un comunicato che riportiamo di seguito.
Sono passati quasi 16 anni da quella terribile notte, quando un treno-bomba provocò la morte dei nostri cari e ustioni gravissime ad alcuni, dolore e ferite inguaribili. Martedì 18 marzo saremo al Tribunale di Firenze, per appello-ter, 6° grado di giudizio! Un ulteriore passaggio processuale per ristabilire le “quote” delle attenuanti ovvero pene sempre più miti. In questi anni, siamo stati presenti alle oltre 250 udienze e vogliamo esserci fino in fondo, perché saremo per sempre “parte lesa” (il nostro dolore non va in prescrizione), fino in fondo perché le stragi sul lavoro, industriali e ambientali, si ripetono a un ritmo spaventoso, a cui seguono sentenze scandalose che assolvono imprese e aziende e condannano ultima ruota del carro oppure, addirittura, archiviate. Per questi anni di mobilitazione, per la solidarietà ricevuta, per il fatto di non aver delegato, ma di essere stati protagonisti, su Viareggio abbiamo strappato la CONDANNA di amministratori delegati, presidenti e manager, delle società coinvolte e responsabili, per la prima volta in Italia! Una “giustizia” che non ha alcuna proporzione con la tragedia. Una verità chiara sin da subito, grazie alla esperienza, alle conoscenze e alle competenze, dei ferrovieri.
Una sicurezza che sta nelle mani dei lavoratori e delle lavoratrici: come gli stessi ferrovieri in lotta per le condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza, loro, dei viaggiatori, di chi abita nei pressi della ferrovia.
Proprio perché i ferrovieri stanno lottando con determinazione e partecipazione, subiscono attacco repressivo del ministro dei Trasporti, della Commissione di Garanzia, con ulteriori limitazioni all’esercizio del diritto di sciopero.
Esserci fino in fondo significa continuare a essere a fianco dei ferrovieri, e contribuire a far comprendere ad altri lavoratori e studenti pendolari, ai cittadini, che lottano per la sicurezza e la tutela di tutti, contro un potere che pretende la delega, passività e rassegnazione!
Familiari e ferrovieri... un unità preziosa da consolidare e sviluppare
Partecipiamo, partecipate! La solidarietà è una importante arma, usiamola!