Era il pomeriggio del 18 gennaio 2017 quando Hotel Rigopiano, ai piedi del Gran Sasso, fu travolto e distrutto da una valanga staccatasi dal Monte Siella. Quel terribile incidente costò la vita a 29 persone, mentre i sopravvissuti furono 11.
Sono trascorsi già 7 anni dalla tragedia, ma i parenti delle vittime sono in attesa di una seconda sentenza.
Associazione Il Mondo Che Vorrei ONLUS si stringe al dolore delle famiglie delle 29 vittime della tragedia di Rigopiano, alle loro sofferenze e a quelle di quanti, nella maledetta notte di sette anni fa hanno perso i loro cari.
In primo grado il procedimento davanti al gup del Tribunale di Pescara, tramite rito abbreviato, si era concluso con 25 assoluzioni e 5 condanne.
Condannati in primo grado il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, a 2 anni e 8 mesi di reclusione; il dirigente del settore viabilità della Provincia di Pescara, Paolo DIncecco e Mauro Di Blasio (3 anni e 4 mesi di reclusione ciascuno); ex gestore albergo della Gran Sasso Resort & SPA, Bruno Di Tommaso, Giuseppe Gatto, redattore della relazione tecnica per intervento sulle tettoie e verande hotel, ai quali è stata inflitta dal gup una pena di sei mesi di reclusione ciascuno.
Nel processo in appello, che ha preso il via il 6 dicembre scorso, i pm Andrea Papalia e Anna Benigni, durante la requisitoria hanno chiesto la condanna di 27 dei 30 imputati coinvolti nel procedimento.
La sentenza di secondo grado è prevista per il prossimo 9 febbraio.