07 gennaio 2005, 18 anni fa … il disastro ferroviario di Crevalcore, in località Bolognina di Crevalcore, sulla tratta Bologna-Verona, che causò la morte di 17 persone, tra cui 5 ferrovieri, e il ferimento di 80 viaggiatori.
Le indagini della magistratura si conclusero nel 2010 con la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio colposo e disastro colposo di 7 dirigenti e funzionari di Rete ferroviaria italiana (Rfi). Il processo si concluse nel 2011 con archiviazione per i vertici di Rfi, riconoscendo, vigliaccamente, errore dei ferrovieri alla guida del treno passeggeri, che avrebbero trasgredito i segnali non visti a causa della fitta nebbia.
I familiari delle vittime criticarono duramente la sentenza. CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) era il prof. Diana, allora direttore del Politecnico di Milano, ovvero consulente per la procura. Operazione politico-giudiziaria che per il disastro ferroviario di Viareggio non andò in porto, non certo per pura casualità. Si sapeva, sapevamo, della vigliaccata avvenuta a Crevalcore dove la responsabilità fu addossata unicamente ai macchinisti deceduti.
Il suddetto CTU di Crevalcore, per Viareggio è stato, assieme ad altri, il consulente di parte per Moretti&company. Ogni commento è, ovviamente, superfluo. A buon intenditor nient’altro, neppure le poche parole.
La presenza..... partecipazione...mobilitazione evitò, anche sul piano processuale, non poche di mascalzonate che sarebbero avvenute a danno delle 32 vittime, dei familiari, della verità.