"Come associazione esprimiamo vicinanza e solidarietà alle famiglie colpite da un tragico evento che ancora chiede giustizia. Non ci stancheremo mai di chiedere rispetto per la memoria e giustizia, perché sono l’unica speranza per il futuro. Dobbiamo essere in grado di mettere da parte un sistema marcio e corrotto che ha fatto crollare un ponte nel 2018 causando vittime e feriti. Non si può aspettare decenni per una sentenza e condannare i responsabili come sta succedendo per la strage del 29 giugno 2009. L’unica colpa delle 43 persone decedute essere in quel preciso istante in quel preciso luogo, la loro è stata purtroppo una condanna a morte senza possibilità di appello. Eventi di questo tipo in italia in questi ultimi anni ne succedono forse un pò troppi e si fa veramente poco per evitarli".
Queste le parole dell'Associazione Il Mondo Che Vorrei ONLUS in occasione del quarto anniversario del crollo del Ponte Morandi.
Ricordiamo che il Ponte Morandi crollò alle 11:36 del 14 agosto 2018 causando 43 vittime, 11 feriti e 566 sfollati. Sono coinvolti ex vertici e tecnici di Aspi e Spea (la controllata che si occupava della manutenzione) ex e attuali dirigenti e tecnici del ministero delle Infrastrutture. Le accuse sono di attentato alla sicurezza dei trasporti, crollo colposo, omicidio colposo e omicidio stradale