Domenica 31 luglio in Piazza Maria Luisa si svolgerà la finale del Premio Viareggio-Repaci condotta da Paolo Mieli (presidente di giuria e Monica Giandotti.
La città di Viareggio e i familiari delle vittime della strage del 29 giugno 2009 non dimenticano le parole del giornalista Paolo Mieli, nel corso di una trasmissione di Radio 24, dove commentò la notizia dell’accettazione, da parte dell’ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, della prescrizione nel processo per la strage. «A Viareggio urlano, secondo me poteva non accettare la prescrizione, doveva non accettare la prescrizione. Però questi processi distruggono la vita di un uomo. Non si può pensare che uno debba rimanere lì.... dieci, venti, trenta anni e poi alla fine ti dicono sei assolto, ti possono dare anche dei soldi in compensazione. Ma chi ti restituisce la vita?».
Ed ecco che l'Associazione Il Mondo Che Vorrei ONLUS esce con un comunicato cui sotto riportiamo l'intero contenuto...
13 anni, 4 sentenze, 14 giudici... 32 persone bruciate vive: “Ma chi ti restituisce la vita?”
La verità è emersa in tutti i suoi aspetti; il giudizio è stato ampiamente espresso dalla sentenza di
Cassazione nel gennaio 2021, ma il potere (che non è una parola astratta, perchè sono gli uomini che
lo esercitano) difende il potere.
Gli uomini grigi si spalleggiano e poco importa se per compiacere o ringraziare un potente mettono
sotto i piedi la propria dignità e professionalità.
Per questo continuiamo a leggere su testate nazionali di storie fantasiose, dove non si ha nemmeno
la decenza di verificare i fatti, perché l’importante è compiacere.
Le parole sprezzanti e melliflue volutamente rilasciate, non sono state dette a caso, non sono
chiacchiere da bar, poi magari proveranno a giustificarsi e a rigirare ciò che hanno affermato, ma chi
quelle parole le ha pronunciate sapeva bene quale era il messaggio che voleva inviare.
Ecco, questi tipi di persone inquinano l’ambiente e inquinano coloro con cui vengono a contatto e a
casa nostra non li inviteremmo mai.
Vederli nel salotto buono, oltretutto presiedere ad un premio che è storia intellettuale di questa città,
ci ferisce nuovamente e ci indigna profondamente ma al peggio ormai non c’è mai fine; si è perso il
confine tra le cose belle e quelle brutte.
E' questo il modo di agire che deturpa e distrugge tutto ciò con cui viene a contatto, ferisce, uccide e
poi si giustifica ed è con questo metodo che sono morte 32 persone. Questi tipi di comportamenti colluso sono quelli con cui combattiamo da 13 anni, perché chi è rimasto non debba mai più fare i
conti con una morte orrenda e straziante come quella delle 32 vittime della Strage di Viareggio,
bruciate vive nelle loro case, per colpa di uomini grigi, dei loro comportamenti e dei comportamenti
di amministratori compiacenti con loro e di conseguenza con il potere.
NOI NON ABBIAMO NIENTE IN COMUNE.
P.s.: Agli assessori e consiglieri che sia per il 29 giugno sia per l’evento di stasera hanno provato a
contattarci attraverso “gli amici degli amici”, in forma privata, hanno fatto pressioni affinché il sindaco
parlasse il 29 giugno o hanno chiesto se fosse il caso che presenziasse in tribunale all’emissione della
sentenza lo scorso 30/06/2022, e, sempre in privato, si sono scusati del comportamento di questa
amministrazione, rispondiamo che se vogliono scusarsi lo facciano pubblicamente, se vogliono
parlare con noi, siamo sempre stati disponibili e possono farlo attraverso gli organi istituzionali, tra
cui la commissione “TAVOLO DELLA MEMORIA” (ancora in attesa di convocazione da settembre
2021), rivolgendosi non ai singoli familiari, ma direttamente all’associazione e alla luce del sole.
L'Associazione Il Mondo che Vorrei ONLUS