Presenti al dibattito Francesco Sanna e gli operai del GKN

Iniziative di particolare interesse nella sede del Luogo della memoria e della Solidarietà

Sabato 11 e mercoledì 15 giugno, al Luogo della Memoria e della Solidarietà a Viareggio, in via Aurelia sud 20, si sono tenute due importanti iniziative.

11 giugno. Incontro con Francesco Sanna, autore del libro "Il caso Moby Prince: la strage impunita", per discutere della tragedia del Moby e del processo dell'Appello-bis sulla strage ferroviaria di Viareggio al Tribunale di Firenze. Presenti familiari del 'Comitato 140' di Livorno e dell’Associazione 'Il Mondo che vorrei'. Prima del dibattito un minuto di silenzio per ricordare Angelo Chessa, deceduto il giorno stesso dopo una lunga malattia; Angelo assieme a Loris Rispoli è stato uno dei protagonisti di questa trentennale battaglia per la verità.
Francesco Sanna ha fatto il punto della situazione sul disastro marittimo del Moby, su depistaggi, sulle manomissioni, su un processo pilotato (140 Vittime zero colpevoli!) e sulla commissione parlamentare in corso. Per l’Associazione ‘il Mondo che vorrei’ è intervenuto il presidente, Marco Piagentini, per spiegare l’iter processuale e l’importanza della partecipazione di tutti, di tanti, al prossimo 29 giugno.
Il Moby e Viareggio sono stati due incidenti sul lavoro e, in quanto tali, cancellati dall’iter processuale. Per il Moby non è stato neppure preso in considerazione; per Viareggio il ‘fattaccio’ ad opera della Corte di Cassazione l’8 gennaio 2021, dopo che le sentenze di 1° grado e d’Appello lo avevano riconosciuto come tale. Diversi gli interventi con la presenza di numerosi i familiari di Viareggio e di familiari e amici di Livorno. L’appello-bis su Viareggio al Tribunale di Firenze, dopo 14 udienze, si è concluso. E' stata fissata la prossima udienza per il 30 giugno e, se non vi sarà la replica del Pubblico ministero, il Collegio giudicante andrà a sentenza.

15 giugno. Incontro con la delegazione operaia del Collettivo di fabbrica Gkn per la presentazione del libro “Insorgiamo” 9 luglio 2021: 500 lavoratori e lavoratrici della fabbrica sono licenziati dalla finanziaria inglese ‘Melrose’ Da allora, 11 mesi fa, è inizia una vertenza che ha elaborato, sedimentato e sviluppato, una straordinaria mobilitazione in difesa del lavoro, del salario, della dignità.
Così scrivono i rappresentanti del Collettivo: La vertenza non è assolutamente conclusa e potrebbe andare avanti per molto tempo. Una situazione complessa, una complessità che ci siamo guadagnati con la lotta e la mobilitazione. Un futuro ancora non scritto. Siamo consapevoli di non dover lottare ‘solo’ contro i licenziamenti, ma contro meccanismi economici, sociali e legislativi, sedimentati per decenni. Abbiamo bisogno dell’intelligenza di tutti e di tutte. Gkn si salva come risultato di un’intelligenza collettiva, sociale, o sarà lentamente risucchiata nella normalità, nell’ordinarietà. E normalmente le vertenze come la nostra perdono. Per questo non possiamo e non dobbiamo replicare la normalità.”
Numerosi gli interventi e le domande agli operai Gkn presenti. Per l’Associazione ‘Il mondo che vorrei’ è intervenuto Claudio Menichetti che ha espresso la solidarietà e ha sottolineato le similitudini tra la vertenza sindacale e la strage ferroviaria di Viareggio nella battaglia per sicurezza, verità, giustizia. Il 7 marzo e il 7 aprile 2022, alle udienze iniziali dell'appello-bis, una nutrita delegazione di operai Gkn è stata presente di fronte al Tribunale di Firenze per esprimere solidarietà e sostegno ai familiari di Viareggio.