Comunicato dei familiari delle vittime dopo il direttivo convocato dall'associazione in merito alla rinuncia alla costituzione di parte civile e la conseguente accettazione del risarcimento.
Questo il testo integrale del comunicato cui seguirà nei giorni successivi una conferenza stampa
NON ABBIAMO NIENTE IN COMUNE
Oggi l’unica cosa certa, ed è un fatto incontrovertibile ed inconfutabile, è che:
LA CITTA’ DI VIAREGGIO NON E’ PIU’ RAPPRESENTATA COME PARTE CIVILE NEL PROCESSO DELLA
STRAGE DEL 29 GIUGNO 2009,
PER LA RICERCA DELLA VERITA’, DELLA GIUSTIZIA E DELLA SICUREZZA.
Da quando è accaduta la strage a Viareggio, qualsiasi amministrazione, dal 2009 ad oggi, non si è
mai spesa né intellettualmente, né politicamente e nemmeno attraverso semplici comunicati, per
informare i propri cittadini su quanto avveniva dentro quelle aule di Tribunale e su ciò che avveniva
fuori.
Fatto certo è che i Viareggini, a differenza di chi li ha amministrati in questi anni, hanno sempre
dimostrato interesse per tutto quello che avveniva intorno al 29 giugno.
Riprova di ciò sono state le presenze nelle molteplici occasioni di incontro e di approfondimento con
cui abbiamo trattato la strage: nelle piazze, nelle scuole sempre disposte ad accoglierci, nelle sale di
questa città, fino ad arrivare alla camminata del 29 Giugno di ogni anno.
Tutto questo interesse stride fortemente ed è in antitesi alle amministrazioni che fin dall’inizio di
questa tragedia hanno sempre abdicato al proprio ruolo.
Chiediamo ai nostri concittadini di continuare a starci vicino in questa battaglia difficile e dolorosa
contro i potenti e prepotenti di ferrovie, affinché il 29 giugno 2009 abbia un senso di civiltà.
Una cosa sola teniamo a precisare: “certe regole del processo penale” dopo quasi 11 anni e mezzo di
Tribunali, noi le conosciamo molto, molto bene...
L'associazione Il Mondo che Vorrei ONLUS