Il giorno successivo alla terza udienza nell'aula 32 del palazzo di Giustizia di Firenze nel processo d'appello-bis, l'Associazione Il Mondo Che Vorrei ONLUS assieme ad Assemblea 29 giugno e Coordinamento Lavoratori/trici Autoconvocati (CLA) erano presenti presso la stazione ferroviaria di Viareggio a sostegno del 3° sciopero dei Macchinisti del trasporto Merci. Hanno distribuito un volantino di cui riportiamo di seguito l'intero contenuto.
I macchinisti del trasporto ferroviario merci hanno scioperato l’11 febbraio per 8 ore, il 24 marzo per 24 ore e ancora dalle ore 21.00 del 5 maggio alle ore 21.00 del 6 maggio. Scioperi proclamati dal Coordinamento Macchinisti Cargo (CMC). Sosteniamo la loro lotta. Questi i nostri perché.
Perché rivendicare la riduzione dell’ orario di lavoro, dei servizi notturni, l’adeguamento dei tempi di riposo, il diritto al pasto, un contratto dignitoso, la sicurezza degli scali, il doppio macchinista alla guida dei treni… significa arginare, in qualche misura, quella sconsiderata POLITICA DI ABBANDONO DELLA SICUREZZA IN FERROVIA che 13 anni fa, il 29 giugno 2009, provocò 32 Vittime, feriti gravi e gravissimi e un quartiere distrutto.
Perché farsi carico di queste rivendicazioni significa veramente (e non a parole) creare innanzitutto legami autentici e necessari. Legami con chi (fra familiari, ferrovieri, attivisti, lavoratori, cittadini) si è speso affinché la strage di Viareggio non solo non sia dimenticata, non solo non rimanga impunita, ma possa essere “bandiera” capace di indicare, come necessità sempre più urgente, un percorso di mobilitazione, di lotta, di unità, sul tema della sicurezza fuori e dentro TUTTI i luoghi di lavoro, sui nostri territori, là dove abitiamo, perché nessun luogo è sicuro.
Spesso viene posta la domanda: “Ma oggi le procedure di sicurezza, saltate tredici anni fa, ci sono?” Per noi, la lotta che i macchinisti stanno conducendo è la vera e concreta risposta a questa domanda.
Ringraziamo i macchinisti del trasporto merci per lo sforzo e l'impegno (ogni sciopero ha un costo per loro) e per la determinazione che dimostrano.
