Lettera dell'Associazione Il Mondo Che Vorrei ONLUS, nella persona del suo presidente Marco Piagentini, inviata al sindaco di Viareggio e a tutta l’amministrazione comunale in merito sia alla non presenza in aula durante il processo dell'appello-bis in corso presso il tribunale di Firenze per la strage di Viareggio, che per la riscossione della trance del risarcimento danni.
“Dopo la mia ultima mail, a seguito della sua totale mancanza di cortesia ed educazione nei nostri confronti nel non rispondere al nostro invito ad esprimersi la sera del 29 giugno 2021, con infinita tristezza e fatica mi duole tornare a scriverle. I nuovi fatti emersi in aula il 14 aprile ci indignano anche se non ci sorprendono. Siamo veramente amareggiati, non tanto dal suo continuo silenzio, ma dal silenzio degli assessori e consiglieri viareggini della sua amministrazione, che come noi e come tanti cittadini, hanno vissuto gli orrori non solo di quella notte, ma anche dei giorni e mesi successivi. Da loro mi sarei aspettato una maggior trasparenza per qualsiasi evento e/o atto riguardante la strage di Viareggio, e soprattutto maggior comunicazione, visto che qualsiasi movimento, atto o comunicazione riguardante la strage da sempre ha avuto riflesso in aula durante le varie fasi del processo, così come quello da lei effettuato il 7 marzo. Il riferimento è alla liquidazione spettante al Comune, ultimo residuo dell’importo del risarcimento del danno (morale) causato dal disastro ferroviario del 29 giugno. Siamo consci che definiti i responsabili dalla Corte di Cassazione, lo scellerato accordo firmato dalla giunta Lunardini era per lei irreversibile ma almeno avrebbe potuto ritardare o fare almeno, come si dice in gergo calcistico, melina, tanto quei soldi il Comune non li avrebbe mai persi. Quello che ci ferisce, anche se ormai siamo abituati, é la sua assenza in aula a rappresentare la città di Viareggio (almeno all’apertura del processo) e non aver avuto nemmeno il coraggio di avvisare i familiari, l’associazione e perfino il legale che in aula rappresenta il Comune, della sua azione. Vede, accettando quell’ultima trance ha dato la possibilità di presentare in questo appello, da parte dei difensori degli imputati, una nota di merito come ulteriore attenuante alle condanne ormai certe dei loro assistiti. Le ricordo che queste figure sono i responsabili di un disastro ferroviario che ha ucciso 32 persone. Spero che, sia lei che la sua maggioranza, in un rigurgito di sensibilità, abbiate almeno il coraggio di destinare tali fondi alla commissione denominata “Tavolo della Memoria” per poter realizzare almeno una parte delle iniziative tanto sventolate e annunciate, ma che in questi due anni, come al solito, sono state volutamente boicottate. Faccio appello inoltre alle opposizioni, alle quali mando in copia la presente affinchè possano intervenire con un atto pubblico di qualsiasi tipo per obbligare questa amministrazione a non disperdere queste finanze, ma almeno a far sí che siano utilizzate per la memoria della strage di Viareggio del 29 giugno 2009″.
“Dopo la mia ultima mail, a seguito della sua totale mancanza di cortesia ed educazione nei nostri confronti nel non rispondere al nostro invito ad esprimersi la sera del 29 giugno 2021, con infinita tristezza e fatica mi duole tornare a scriverle. I nuovi fatti emersi in aula il 14 aprile ci indignano anche se non ci sorprendono. Siamo veramente amareggiati, non tanto dal suo continuo silenzio, ma dal silenzio degli assessori e consiglieri viareggini della sua amministrazione, che come noi e come tanti cittadini, hanno vissuto gli orrori non solo di quella notte, ma anche dei giorni e mesi successivi. Da loro mi sarei aspettato una maggior trasparenza per qualsiasi evento e/o atto riguardante la strage di Viareggio, e soprattutto maggior comunicazione, visto che qualsiasi movimento, atto o comunicazione riguardante la strage da sempre ha avuto riflesso in aula durante le varie fasi del processo, così come quello da lei effettuato il 7 marzo. Il riferimento è alla liquidazione spettante al Comune, ultimo residuo dell’importo del risarcimento del danno (morale) causato dal disastro ferroviario del 29 giugno. Siamo consci che definiti i responsabili dalla Corte di Cassazione, lo scellerato accordo firmato dalla giunta Lunardini era per lei irreversibile ma almeno avrebbe potuto ritardare o fare almeno, come si dice in gergo calcistico, melina, tanto quei soldi il Comune non li avrebbe mai persi. Quello che ci ferisce, anche se ormai siamo abituati, é la sua assenza in aula a rappresentare la città di Viareggio (almeno all’apertura del processo) e non aver avuto nemmeno il coraggio di avvisare i familiari, l’associazione e perfino il legale che in aula rappresenta il Comune, della sua azione. Vede, accettando quell’ultima trance ha dato la possibilità di presentare in questo appello, da parte dei difensori degli imputati, una nota di merito come ulteriore attenuante alle condanne ormai certe dei loro assistiti. Le ricordo che queste figure sono i responsabili di un disastro ferroviario che ha ucciso 32 persone. Spero che, sia lei che la sua maggioranza, in un rigurgito di sensibilità, abbiate almeno il coraggio di destinare tali fondi alla commissione denominata “Tavolo della Memoria” per poter realizzare almeno una parte delle iniziative tanto sventolate e annunciate, ma che in questi due anni, come al solito, sono state volutamente boicottate. Faccio appello inoltre alle opposizioni, alle quali mando in copia la presente affinchè possano intervenire con un atto pubblico di qualsiasi tipo per obbligare questa amministrazione a non disperdere queste finanze, ma almeno a far sí che siano utilizzate per la memoria della strage di Viareggio del 29 giugno 2009″.