Un treno delle Ferrovie Nord deraglia alle ore 7.00 di giovedì 25 gennaio 2018 all’altezza di Seggiano di Pioltello. Pesantissimo il bilancio dell’incidente: tre donne hanno perso la vita e una cinquantina di persone sono rimaste ferite, alcune in modo molto grave. Il convoglio, con 6 vagoni, era partito da Cremona ed era diretto a Milano Porta Garibaldi.
"Sono trascorsi 4 anni, era il 25 gennaio 2018, dal tragico incidente di Pioltello -afferma l'Associazione Il Mondo Che Vorrei- una tragedia ferroviaria che
è
costata la
vita a 3 persone e il ferimento di altre 50.
In questo giorno non possiamo che stringerci nuovamente attorno alle famiglie delle vittime
e ribadire la vicinanza a chiunque si sia trovato coinvolto. Chiediamo con ancora più forza che venga
fatta chiarezza sull'accaduto, per dare una risposta alle vittime e capire cosa non ha funzionato nel processo che garantisce la
sicurezza d'esercizio e assumere tutte le iniziative affinché simili tragedie non abbiano a ripetersi in futuro. Nel mese di febbraio in programma a Milano il processo e dove il giudice Luisa Savoia scioglierà la riserva riguardo la richiesta di decine di associazioni di costituirsi parti civili nel procedimento che vede imputati tra gli altri anche dirigenti e dipendenti di Rete Ferroviaria Italiana (che è anche responsabile civile) fra cui l’ex ad Maurizio Gentile, ora commissario straordinario per la messa in sicurezza della A24 e A25 e in quell'occasione saremo presenti fuori dal tribunale".
Gli imputati sono accusati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e violazione delle normative sulla sicurezza. Per la Procura, quello di Pioltello fu un disastro ferroviario causato da una lunga serie di "omissioni" nella "manutenzione" e nella "sicurezza", messe in atto, solo per risparmiare.