Di seguito il comunicato del "Comitato Noi 9 ottobre" riguardante la proposta di legge per l’istituzione di un fondo per i familiari delle vittime dei terremoti dell’Aquila e del Centro Italia e perché sia previsto un accesso agevolato al mercato del lavoro per almeno uno dei loro familiari.
Quando c’è un terremoto si pensa subito a ricostruire e risarcire le cose andate distrutte: case, chiese, scuole, ponti, persino le mucche degli allevamenti. Ma le persone che hanno perso figli, genitori, compagni di una vita sono lasciati soli e abbandonati, come se la vita umana valesse meno degli edifici e delle proprietà.
Nel 2018 l’allora senatrice Stefania Pezzopane, ora deputata, ha presentato una proposta di legge per l’istituzione di un fondo per i familiari delle vittime dei terremoti dell’Aquila e del Centro Italia e perché sia previsto un accesso agevolato al mercato del lavoro per almeno uno dei loro famigliari. Questa proposta potrebbe inoltre diventare un precedente per il sostegno di altre vittime di terremoti, di stragi ambientali e anche del lavoro. Nel febbraio del 2020 i superstiti sono stati ascoltati dall’VIII Commissione della Camera per testimoniare la loro drammatica situazione.
“Dal 2018 sono passati il governo Conte Uno, Conte Due, e ora Draghi” -dice Mario Sanna- padre di Filippo, morto a 22 anni nel sisma di Amatrice e presidente dell’associazione “Il sorriso di Filippo” a lui dedicata. L’agosto scorso ho incontrato Draghi che ha promesso il suo interessamento per risolvere il problema. Una promessa poi ribadita in una telefonata da parte della dottoressa Simona Genovese, Consigliere di Gabinetto del Presidente. Noi riteniamo che un’opportunità concreta per dare seguito alle nostre richieste sia rappresentata dalla legge di bilancio che sarà approvata entro la fine dell’anno. Chiediamo che in quell’occasione venga inserito l’emendamento che prevede la copertura del fondo, così come avevo richiesto all’onorevole Pezzopane. Dal momento che quest’anno la legge di fiducia verrà votata soltanto al Senato, alla fine dello scorso novembre, il Senatore Luciano D’Alfonso si è fatto carico di portare avanti l’emendamento che ci sta a cuore”.
Perché sia approvato è però necessario che la proposta venga sostenuta sia a livello politico che a livello delle associazioni delle vittime. Come Comitato “Noi, 9 Ottobre”, che riunisce numerose associazioni di vittime, chiediamo che la copertura del fondo sia approvata con urgenza. In caso contrario daremo avvio a una manifestazione, con modalità che concorderemo al momento opportuno.
Lucia Vastano, portavoce Comitato NOI, 9 OTTOBRE