"Attenzione alla finanza selvaggia. Il denaro serve, non governa. No a modelli di economia disumana".
Così si è espresso Papa Francesco, nel libro intervista “Questa economia uccide”, che è diventato lo slogan della prima manifestazione organizzata per il 9 ottobre 2021 a Roma dal movimento NOI 9 OTTOBRE, nato all’indomani dell’incontro tenutosi nell’ottobre 2019 a Longarone (Vajont). All’incontro hanno partecipato numerose associazioni e movimenti arrivati da tutta Italia e tra questi anche Il Mondo che Vorrei ONLUS Viareggio. Al tavolo erano seduti come relatori, i magistrati Raffaele Guariniello e Felice Casson, gli avvocati Alessandra Guarini, Laura Mara e Luca Masera, professore di diritto penale all’Università di Brescia.
L’obiettivo raggiunto è stato quello di attivare una collaborazione tra gli esperti dei codici e la società civile per mettere a punto delle proposte per superare il disagio, il dolore, la rabbia, la delusione e l’impotenza che le vittime provano nel corso dei processi: l’Appello NOI 9 OTTOBRE.
Dalla diga del Vajont al Ponte Morandi di Genova, dalla strage ferroviaria di Viareggio ai morti sul lavoro (tre al giorno) e di amianto (6.000 in un anno) e poi Casalecchio di Reno, i terremoti, Rigopiano, la Moby Prince, la funivia del Mottarone, le stragi continue provocate dai veleni scaricati nell’ambiente. Il movimento NOI 9 OTTOBRE è la voce della società civile contro i crimini del profitto.
È la voce delle vittime e di chi non vuole che nessuno lo diventi. Siamo tutti uniti, cittadini e associazioni, lavoratori e studenti, magistrati, avvocati, accademici e gente comune che dice no ad un modello di sviluppo economico che mette il profitto come priorità rispetto alla salute, alla sicurezza, alla vita delle persone e allo spreco e allo scempio della natura e delle sue risorse.
Il movimento NOI 9 OTTOBRE si batte per fare emergere la verità sulle cause dei disastri industriali, ambientali e le malattie e le morti su tutti i luoghi di lavoro (pubblici o privati) e ovunque essi avvengano.
“Chiediamo leggi, normative e comportamenti responsabili. Chiediamo giustizia ora per ottenere più prevenzione in futuro. Pensiamo, quindi, che le nostre istanze vadano a favore dell’interesse generale e della civilizzazione del Paese. Abbiamo già ottenuto dal Parlamento un primo riconoscimento (sia pure simbolico e ancora equivoco) con l’istituzione della Giornata nazionale (il 9 ottobre) in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali (Legge 14 giugno 2011, n. 101). Ma ora c’è bisogno di porre mano concretamente alle normative esistenti che impediscono l’effettivo riconoscimento dei diritti delle vittime ed evitare l’esito inaccettabile della prescrizione per reati di questo tipo.”
A Roma, sabato 9 ottobre, dalle ore 11.00, i sostenitori dell’appello si ritroveranno in un PRESIDIO in Piazza dei Santi Apostoli e poi alle ore 15.00 in ASSEMBLEA presso la Cappella Orsini, via Grotta Pinta 21 (nei pressi di Campo de’ Fiori) per presentare alle istituzioni e alla società civile il loro appello/progetto. Le Vittime, l’Ambiente, la Cultura, la Legge sono i quattro pilastri dell’appello di NOI 9 OTTOBRE, al quale hanno aderito Luca Mercalli, Moni Ovadia, Bebo Storti, Renato Sarti, Alex Zanotelli, Lucio Manisco, Chiara Rapaccini che ha disegnato la vignetta del manifesto e tanti altri.
Il Mondo che Vorrei ONLUS di Viareggio, che è parte attiva del movimento NOI 9 OTTOBRE, sarà a Roma partecipando con una nutrita delegazione di familiari, ferrovieri e amici che in questi anni sono stati attivi sul tema della Giustizia e della Sicurezza sul posto di lavoro.
Parafrasando Pier Paolo Pasolini: vivere in una società consumistica, una società dove vige la logica del profitto “… non è una questione di modernità, è una scelta".