All'indomani della tragedia della funivia di Mottarone dove sono morte 14 persone l'Associazione Il Mondo Che Vorrei stilla un comunicato che ribadisce il tema della sicurezza e della prevenzione. Di seguito il testo....
ll dolore, quel dolore noi lo conosciamo bene. Mai avremmo voluto risentirlo e non ci sono parole per alleviarlo, anzi, ogni volta
diventa più forte.
Dolore che si mischia con la rabbia dell’impotenza di fronte a uno Stato sordo.....Stato incapace di vedere un sistema di controllo della
sicurezza che fa acqua da ogni parte( dighe, scuole, torri di controllo, ponti, navi e treni ecc.) e che solo gli stolti continuano a
giustificare, per assecondare l’altro mostro: il profitto ad ogni costo.
Ecco che arriveranno le giustificazioni e le frasi fatte “Il cavo si è spezzato per una casualità”...“ è un cigno nero”... Rivedremo la
passerella di manichini genuflettersi davanti alle bare, per poi giustificarsi della propria incapacità di legiferare sulla base di ciò che è
avvenuto per migliorare questo paese, o vomitando, di fronte a domande puntuali, le solite frasi di rito: “perché di fronte al dolore
non abbiamo strumenti”.
A tutto questo aggiungiamo la sentenza del nostro processo, utilizzata come paravento di uno Stato che aveva l’occasione di
sottolineare l’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro e per i lavoratori stessi, ma che per sua scelta ci ha voluto riportare
indietro di 40 anni, e oggi si piange chi muore di lavoro e per lavoro.
Ci auguriamo, ascoltate le ultime notizie, che le indagini possano continuare a far emergere i responsabili, e che la prescrizione non
intervenga a cancellare ogni reato.
Per i familiari abbiamo solo un abbraccio da portare, un abbraccio vero e sincero di solidarietà e di vicinanza. Sappiate che noi ci
saremo anche quando tutto e tutti si dimenticheranno o vorranno dimenticare, per non far emergere le proprie responsabilità.